domenica 29 maggio 2011

Gloria ai Creativi. Sempre.



Un’ora dopo il fischio di chiusura della finale di Wembley della Champions League tra Manchester United e Barcellona, i primi tifosi saltavano sul metrò londinese. Gli spagnoli per andare ad invadere Trafalgar Square, ubriachi non solo dei gol dei neocampioni; gli inglesi alla ricerca di parecchie pinte di birra per dimenticare la bruciante sconfitta in casa. Tutti però potevano ammirare, nei corridoi nelle stazioni dell’underground, dei bellissimi piccoli poster digitali in cui colori squillanti, il biancorosso della squadra di Ferguson ed il blaugrana di Guardiola, si muovevano, si mescolavano, in una sorta di mini film d’arte di 5 secondi. I colori andavano a mescolarsi, definendo l’immagine che vedete riprodotta sopra, in una mia orribile fotografia che non riesce neanche minimamente a raccontare la bellezza del momento.

Non lasciava senza parole solo l’intensità dell’impianto digitale, poco più piccolo di un 70x100, metà affissione, metà televisione. Quello che emozionava davvero era il fatto che pochi minuti dopo l’evento, la concessionaria inglese dava già alla Nike la possibilità, attraverso la programmazione in remoto della tecnologia digitale, di celebrare sia i vincitori che i vinti.

Vi assicuro che è stato qualcosa di magico, questa reale capacità per una marca di comunicare al pubblico (oltre 90 mila persone) che usciva da un grande evento e di mostrarsi vicina, partecipe, interattiva. Ho avuto la fortuna di vederlo con i miei occhi: tifosi spagnoli che baciavano uno schermo digitale che celebrava la loro vittoria, quelli inglesi che si fermavano incuriositi, nonostante il momento di depressione.

Non so come sarà il futuro del nostro lavoro da pubblicitari. Non so se sarà globale o locale, creativo o esecutivo, indipendente o schiavizzato. Ma di sicuro i mezzi che avremo a disposizione diventeranno sempre più affascinanti, stimolanti, ispiratori.

Ho la sensazione che, come negli anni delle prime radio e televisioni private, come all’inizio della rivoluzione di Internet, stia per succedere qualcosa di bello. Se tornano ad essere straordinariamente brillanti anche media come l’affissione, che fino a poco fa erano considerati “una festa popolare”, ma ultimamente erano passati un po’ in secondo piano, le prospettive non possono che essere positive.

La concessionaria che dispone di questa tecnologia in Italia, anche se solo negli aereoporti, recentemente ha lanciato anche un bel concorso, patrocinato da ADCI. Abbiamo visto solo qualche piccolo esempio di quello che potrebbe essere creativamente l’applicazione. Ma questa possibilità di rendere le affissioni interattive, fornitrici di contenuti downloadabili, attaccate alle notizie come la televisione, protagoniste di un crowdsourcing territoriale che arriva fino quasi a toccare i propri interlocutori, beh, onestamente mi mette i brividi.

Quando i media lanciano sfide così ricche, i creativi non possono che essere felici di sentirsi chiamati in causa. Adesso si tratta solo di inventarsi soluzioni creative ancora più belle ed originali. E come sempre, la gloria sarà solo per gli art ed i copy più bravi: quelli più graffianti, quelli più contemporanei, quelli capaci di riscrivere una volta ancora la grammatica di questo mestiere.
Insomma, Gloria ai Veri Creativi. Sempre.

1 commento:

paolamiglio ha detto...

in quanto direttamente coinvolta nell'argomento, segnalo a tutti anche il contest LoveContent, che si è chiuso a Londra 10 giorni fa. A quel contest hanno partecipato tutti i colossi della comunicazione (brand e agenzie); il pensiero era l'opposto del principio che ha ispirato IGPDecaux in italia e DOOH.IT per il concorso lanciato in italia. E quindi qui noi abbiamo dato spazio alle idee "dal basso", lì la guerra era tra grandi budget; ma fatevi un giro sul sito LoveContent.org, c'è una gallery davvero molto interessante. Partecipare è stato entusiasmante...qualcosa si muove!