venerdì 16 maggio 2008

Otre 100 mln per il rilancio di Upim che chiude il 2007 a 13,5 mln

Lo storico marchio italiano compie 80 anni e per l'occasione si rifà il look, la riapertura del flagship store di Via Spadari a Milano segna il traguardo di una lunga fase di rilancio del brand che nel 2007 è tornato in utile dopo oltre 15 anni. La campagna di comunicazione a supporto dell’operazione è firmata McCann Worldgroup.

A 80 anni dall'apertura nel 1928 a Verona del primo magazzino, Upim (Unico Prezzo Italiano Milano) si presenta oggi al pubblico, con la riapertura del flagship store di Via Spadari a Milano, completamente rinnovato, risultato di una rivisitazione totale del brand, dal logo a tutta la corporate identity ed un innovativo concept store.

"L'apertura di Spadari e il rebrandig costituiscono" ha dichiarato Luca Rossetto amministratore delegato Upim "una rivalorizzazione della cultura e dei valori aziendali, dimensione per noi molto importante da raggiungere pur nella sua complessità" Con l'acquisizione nel 2005 da parte del consorzio formato da Investitori Associati, Deutsche Bank, Pirelli Re e Famiglia Borletti, il nuovo management ha definito un consistente piano di rilancio per il rinnovamento della formula commerciale, necessità evidenziata anche dai risultati delle ricerche effettuate sulla clientela per migliorarne l'esperienza d'acquisto e creare un'offerta più attuale e coerente con le nuove tendenze dei consumatori, pur mantenendo lo storico posizionamento "good value for money".

Un investimento di oltre 100 mln di euro ha permesso il rinnovamento delle linee di prodotto mantenendo come principale asset aziendale il rapporto qualità/prezzo, la ristrutturazione dell'organico interno con un completo ricambio del management e delle direzioni di negozio e la riorganizzazione della rete di vendita con un ambizioso piano di ristrutturazioni e aperture di nuovi punti vendita, 16 nel 2007 e tra gli 8 e i 12 nel 2008. Upim oggi impiega circa 3.500 persone ed è presente su tutto il territorio nazionale con 148 negozi diretti e 202 in franchising.

"Nella ristrutturazione dell'organico interno è stato necessario affrontare inizialmente una politica di taglio costi nel personale per permetterci l'inserimento di figure professionali opportune e più adatte ai rinnovati processi aziendali, con sostanziali investimenti in ore/formazione, per tutto il personale attivo, triplicate rispetto ad un anno fa" ha commentato Rossetto "Siamo comunque sempre alla ricerca di nuovo personale soprattutto in vista del futuro sviluppo sul territorio nazionale". L'introduzione di Category Manager e Fashion Coordinator con solide esperienze nel settore tessile, abbigliamento e moda, ha reso possibile un radicale cambiamento di approccio nella definizione delle collezioni Uomo, Donna e Bambino (61% del fatturato della catena) permettendo la realizzazione di capi dalla vestibilità adattata ai dati antropometrici odierni della popolazione italiana ed una scelta dei tessuti più sensibile ai materiali naturali, novità 2008 gli occhiali ecosostenibili, in co-branding con Legambiente.

"Con il 75% della clientela declinata al femminile," ha dichiarato Rossetto "il prodotto Donna ha richiesto l'introduzione di professionalità importanti e dedicate che prima mancavano in azienda, questo ci ha permesso di arrivare a definire una collezzione più vicina alle esigenze reali delle consumatrici, evidenziate da una ricerca realizzata su un campione di 18.000 donne sulla taglia indossata che ci ha portato a realizzare fitting sulla taglia 44 e non più 42 come molti ancora fanno" Upim sviluppa in Italia i processi di ideazione e progettazione dell'offerta che, sulla base di queste specifiche industriali, viene realizzata per il 75% all'estero (Estremo Oriente e bacino mediterraneo) con contratti quadro contenenti normative precise in tema di standard di prodotto e sicurezza e qualità del lavoro, la rimanente parte è prodotta in Italia.

"Upim, la meraviglia di ogni giorno" il nuovo payoff della ricca campagna di comunicazione, firmata McCann Worldgroup, ispirata al concetto di semplicità, autenticità e servizio, declinata su tv, stampa e affissioni a sostegno del rilancio del brand, dal 1996 associato al precedente claim "lo shopping blu". Il rinnovamento dell'identità visiva, dall'insegna alle vetrine, dalla comunicazione in store all'immagine coordinata, è stata affidata a FutureBrand, l'attività di ufficio stampa è curata da D'Antona & Partners. Vanessa Incontrada sarà la madrina del rilancio del marchio e accompagnerà l'insegna per tutto il 2008 rappresentando i valori di Upim.

Un'innovativa vetrina interattiva "80 Anni in un Soffio", disegnata da Nascent Design (Divisione NT), è stata allestita per una settimana presso il negozio upim in Via Torino e toccherà in un simbolico giro d'Italia alcuni dei punti di vendita storici della catena. "Era tempo di comunicare il rinnovamento avvenuto e le strategie future anche al mercato" ha dichiarato Luca Rossetto "un nuovo logo e una campagna di comunicazione a forte impatto ci permetteranno di far comprendere agli attuali clienti, e soprattutto ai potenziali, ciò che siamo diventati".

Ottimo il risultato economico d'esercizio per il 2007 che ha visto l'azienda con oltre 550 mln di fatturato, dopo 15 anni di gestioni chiuse in passivo, registrare, in anticipo rispetto alle previsioni del piano industriale, un utile ante imposte di 13,5 mln di euro contro i 22,4 mln di perdita del 2006. "Abbiamo lavorato per quasi tre anni sugli asset fondamentali della nostra azienda e questo risultato, oltre ad esprimere la qualità e l'efficacia del rilancio,"afferma Luca Rossetto, "è la conseguenza del grande lavoro svolto che ha consentito di ricostruire i contenuti di un marchio storico della grande distribuzione italiana. Il percorso da realizzare è ancora importante, soprattutto sul fronte del rilancio dell'insegna, ma siamo fiduciosi sulle nostre opportunità di crescita. Obiettivo per il 2008 continuare ad essere in utile ma con una crescita importante rispetto al 2007. Espansione all'estero e quotazione in Borsa sono scenari che non escludo, una volta raggiunti determinati livelli di redditività e una brand equity forte".

Sul fronte dell'impegno nel sociale, Upim come società con "vocazione femminile" (82% dei dipendenti donna), è attiva da alcuni anni al fianco della Fondazione Pangea in una serie d'iniziative che riguardano le donne e ha devoluto 150 mila euro nella realizzazione di 4 centri antiviolenza in Italia per la campagna sociale PangeaProgettoItalia volta a sensibilizzare il pubblico sulle violenze subite dalle donne.


Maria Ferrucci

tratto da www.advexpress.it

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