giovedì 14 maggio 2009
Vota Antonia
Gaia Giordani, brillante copywriter ed eccellente blogger, oggi pubblica un bel post su uno dei capisaldi della scrittura femminile nazionale, il blog sorelle d'italia.
Una campagna elettorale funziona come una campagna pubblicitaria: bisogna vendere una promessa e chi si impegna a mantenerla solitamente ci mette la faccia. E’ quella che in pubblicità si chiama proposta faccione.
E così occhieggiano dai manifesti faccione sorridenti, faccione seriose, faccione incravattate e ingiacchettate, faccione con la messa in piega, faccione che dovrebbero rassicurare l’elettorato. Ma le faccione da sole non bastano: la pubblicità insegna che cani e bambini funzionano ancora meglio, vedi l’eccellente poster Casini & bambini. Una variante facciona è l’indiano della Lega, probabilmente in riserva di idee migliori visto che lo ripropone uguale ogni anno, come lo spot della cedrata Tassoni.
Tra le molte faccione elettorali, stamattina sui muri di Milano ne è spuntata un’altra. E’ bionda ma non sembra una velina, sorride normalmente anziché sfoggiare il tipico ghigno inquietante, ma soprattutto non ha un nome.
Chi sarà mai questa anonima candidata mai vista prima?
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