Sul Corriere di oggi, in prima in taglio basso, e come titolo di apertura della prima del dorso corriere economia, una bella serie di articoli sulla crisi dei liberi professionisti.
Peccato che il più importante quotidiano nazionale se ne accorga solo ora, parlando per di più solo di avvocati ed architetti. Ed ancor più grave che la politica, di tutto questo, non abbia preso nota.
Dovete capirli, sono tutti presi con gli incentivi per le auto e per le biciclette, e con i finanziamenti alle banche che con quesi soldi però non hanno finanziato le imprese.
Nel frattempo, come saggiamente fa notare il vicedirettore Dario Di Vico, un'enorme quantità di talento e conoscenze professionali vengono buttate senza rete su un mercato sempre più depresso.
Da tempo parliamo del valore del libero professionismo (chiamateli free lance se vi viene più semplice) anche nel settore marketing e comunicazione. In ADCI non hanno capito il tema, dicendo che "non ha senso una nazionale di soli numeri 10".
ma per fortuna, anche se in ritardo, altre associazioni stanno comprendendo che difendere i liberi professionisti non è un'azione sindacale. Significa difendere i talenti che muovono questo mestiere.
lunedì 21 settembre 2009
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