venerdì 20 novembre 2009

Non siamo lì, perché stiamo troppo in riunione



"Meglio qui che in riunione"

è il titolo di un delizioso libricino
scritto due buontemponi,
uno dei quali si occupa professionalmente
di relazioni esterne.

In sintesi, si tratta di qualche centinaio di epitaffi:
si, quelle head lines che di solito si scrivono sulle lapidi.

la vera idea, quella che tiene in piedi il volumetto,
è che gli epitaffi se li sono scritti alcuni contemporanei:
alcuni famosi, ma tutti inesorabilmente in vita.

Proprio per questo dettaglio,
l'operina è di grande ironia,
oltre che un piccolo catalogo di celebrità spiritose.

perché mi permetto di segnalarlo?

al di là del fatto che
il libro di Schatz e Vaglieri
è un economico regalo natalizio (14 €),

quello che è davvero significativo resta che,
fra gli oltre 250 autoautori funebri interpellati,
solo tre sono del nostro ambiente.

Si tratta di un'art director mia concittadina,
Simona Coppa
("più in basso di così, si muore" il suo epitaffio di pagina 124),

del grande Josè Bagnarelli
("buona la prima" la caustica lapide
da direttore di doppiaggio che non a caso apre il volume)

e del monumentale Panzeri
("MEMENTO MAORI - ricordati di morire nei mari del Sud" di pagina 25),
che immagino Lele vorrà davvero farsi incidere sul suo tumulo.

Ora, visto che nessun altro pubblicitario è stato interpellato,
mi è saltato fuori il vecchio vizio di farmi domande.

Per esempio,
se i due autori avessero avuto la stessa idea solo dieci anni fa,
quanti sarebbero stati interpellati del dorato mondo della reclàme?

E se vorranno farne una nuova edizione,
fra dieci anni,
quanti dei protagonisti
dell'attuale "splendido" momento del nostro movimento
verranno richiesti di un'operetta di poche battute?

In passato producevamo lavoro molto visibile,
e molto spiritoso,
e ci avrebbero chiamati in tanti.

Oggi in troppi siamo seriosamente rinchiusi nelle sale riunioni:
abbiamo perso la capacità di incidere sulla società,
e di riderci addosso.

Per questo non siamo più interessanti.
Neanche per scrivere il nostro epitaffio.

Sarà che io non riesco mai a smettere di pensare,
ma trovo significativa un'altra cosa:

che proprio un past president adci
(che mi risulta non sia più socio)
sia presente in questa raccolta,

mentre nessuno di quelli
che attualmente reggono il club,
e con i quali Lele molto ha discusso
prima di abbandonare l'associazione,
siano mai stati interpellati.

ovviamente queste poche domande
non hanno alcun valore,
nè statistico nè scientifico:
come sempre,
visto che provengono da un cialtrone come il sottoscritto.

ma a volte le riflessioni senza valore,
come le lapidi,
aiutano a pensare.

Buona lettura.


AUTORE: EUGENIO ALBERTI SCHATZ
MARCO VAGLIERI
EDITORE: RIZZOLI
COLLANA: DI TUTTO DI PIÙ
PAGINE: 312
PREZZO: 14,00 Euro
ANNO DI PRIMA EDIZIONE: 2009
ISBN: 17036948

4 commenti:

zep ha detto...

Il titolo non è di Pietro Mestri?

zep ha detto...

Pietro Maestri, dicevo.

lele ha detto...

Non so se è vera:
pare che sulla tomba di Oscar Wilde ci sia scritto:
"VE L'AVEVO DETTO CHE NON STAVO BENE"

Anonimo ha detto...

Economico sì,
ma come regalo di Natale non lo vorrei mai.
Meglio stare in mille riunioni che qui.
Mal che vada, ci puoi sempre mettere una pietra sopra.