lunedì 1 febbraio 2010
Il Valore dell'Immagine di Marca.
Ricevo da Francesco Mazzone, un giovane e talentuoso designer napoletano,
una malinconica mail relativa al nuovo contest creativo promosso da Upim su Zooppa.
Ve la propongo integralmente:
"22 ottobre 1928 nasce Upim, il primo magazzino a prezzo unico.
Tutti gli oggetti in mostra avevano uno stesso prezzo, così chi voleva comprare un oggetto prende-va un biglietto da 1 lira, chi ne voleva due dava 2 lire e così via, mostrando poi i biglietti con la merce all'uscita.
Oggi, oltre 80 anni dopo, il marchio, acquisito dal gruppo Coin, ricerca la stessa formula dell’unico prezzo. Diecimila euro (10.000) e due sole settimane per rifondarsi.
Attraverso il noto spazio Zooppa, l’azienda richiede al popolo della rete la creazione della propria identità, di un eventuale payoff, oltrechè la ridefinizione delle categorie di prodotto.
Diecimila euro. Il valore che il gruppo da a se stesso. Diecimila euro alla propria Identità, ai propri clienti.
Un prezzo Pop per un Marchio Unico."
Quella di Francesco non è la prima lamentazione relativa a concorsi creativi promossi da aziende che saltano la filiera delle agenzie e dei professionisti.
La mia opinione personale è che i Creativi non devono temere questi concorsi a basso prezzo
che cercano nel mondo dei social network
il contenuto generato dall'utente (UGC)
per risparmiare sui fee creativi.
Io per esempio non li temo.
Penso che mi dovrei preoccupare soltanto se la qualità del mio lavoro non fosse in grado reggere quella dei giovani partecipanti a questi social network di User Generated Advertising.
Che peraltro io frequento e tengo sotto osservazione, come tutto il mercato.
Sono abituato per professione a sapere sempre quali sono le correnti del nostro acquario globale.
Però è il caso di segnalare che magari sono le aziende che devono chiarirsi le idee.
Se non ricordo male,
nel 2008 Upim annunciava il suo nuovo corso cambiando il marchio con Future Brand
e realizzando una nuova campagna con la McCann.
Dopo uno scarso anno e mezzo, pare che l'azienda commissioni la sua identità altrove.
La speranza è che sappiano cosa stanno cercando.
Perchè il cliente più difficile non è quello che negozia sui compensi.
E' quello che non riesce a dare un valore alla sua immagine
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