Tutto comincia con un sms sul mio cellulare qualche settimana fa. Recitava paro paro: "Causa crisi economica e difficoltà nel trovare lavoro, ho deciso di vendere al miglior offerente il mio cervello!! C’è chi vende un rene per sopravvivere: non vedo perché io che sono un creativo non possa non cedere la cosa più cara che posseggo: la mia creatività !!".
Seguono l'url di un sito web ed il cellulare di provenienza del messaggio.
Qualche giorno dopo ricevo un'email con allegata l'immagine in alto, e sempre lo stesso creativo rioffre di vendere il suo cervello, riporto letteralmente, "per crescere professionalmente e anche perché no.. per pagarmi l’affitto!!"
Questo è lo stato dell'arte del free lance meno tutelati. Ormai siamo alla promozione continua, al due per tre, al traffico d'organi a fin di bene.
Ma a quanto risulta anche ai giornalisti, lo stesso avviene per le agenzie. La scorsa settimana un AD che è anche Direttore Creativo e di cui celiamo nome e cognome si è lamentato in una conferenza stampa perché ha scoperto che una grande multinazionale ha offerto ad un suo cliente, per scalzarlo, una campagna al modesto fee creativo di 10 mila euro ("Così tanto?" ha commentato un altro AD di multinazionale mio amico. Anche di lui celo l'identità per spirito di patria).
Siamo alle svendite di fine stagione. Il problema è che, di questo passo, poi si chiude davvero.
Qualcuno vuole indicare una via d'uscita reale da questo impasse?
Fino ad ora io personalmente me la sono cavata egregiamente. Vorrei però sapere se devo cominciare a prepararmi mentalmente al baratto delle poche parti buone del corpo che mi sono rimaste (cercate di capirmi: sono ancora giovane, ma ho vissuto intensamente).
p.s.:
per la cronaca, il giovane grafico e illustratore protagonista dell'insolita campagna promozionale si chiama Raffaele Tarallo (www.raffaeletarallo.com). Non lo conosco e non posso garantire per lui. Ma se avete voglia di chiamarlo, per favore pagatelo per il valore di quello che produce il suo cervello. Non pretendete di negoziare anche sugli organi vitali.
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