martedì 23 marzo 2010

Un Paese in Replay.




Non conosco una persona che non abbia fatto una faccina così alla notizia della scomparsa di Emanuele Pirella.

Pasquale Barbella, suo ironico competitor negli anni belli di questo mestiere, ieri ha listato a lutto il suo profilo su facebook.

Tanti altri hanno scritto, sui giornali della pubblicità o sui grandi quotidiani, ricordando la qualità del suo lavoro pubblicitario.

Io sono andato a rivedermi le sue vignette, quelle che realizzava con Pericoli per Repubblica: per tanto tempo sono state uno dei motivi per comprare il quotidiano dei miei sedici anni. Ultimamente erano rimaste l'unica ragione.

Oggi mi limito a ripubblicare una delle più belle, di circa tre anni fa. L'avevo messa via, perché trovavo lucidissimo il segnalare che questo paese, invece di guardare avanti, stava vivendo un continuo ed insensato replay.

Adesso, senza la sua intelligenza, temo che questo paese, e la nostra comunità, rischino di vivere in "pause". Nell'attesa che qualcun altro, di qualche altra più recente generazione, metta un carico altrettanto tosto di ironia, cultura, signorilità.

Sperando che nel frattempo sia nato un altro Pier Paolo Pasolini, che possa commentare sulle pagine di un grande quotidiano, probabilmente on line, un titolo bello e rivoluzionario, nel suo essere biblico: "Chi mi ama, mi segua".

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