giovedì 16 dicembre 2010

Mai disprezzare gli avversari. Però.


Leggo con interesse i risultati del concorso creativo per gli auguri Ducati, promosso attraverso un noto hub di contest
( i premiati sono su http://www.shicon.com/participate/contest/wish_a_ducati ).

I 5 finalisti non mi sembrano sicuri ori a Cannes, il prossimo giugno.

Nè immagino che nel 2011, su una copertina di Advertising Age ci saranno i creativi di questi biglietti.
Che peraltro si nascondono dietro dei nome de plume, a conferma del fatto che non sono così orgogliosi del loro lavoro.

Certo, Mamma Ducati non ha speso granchè, per ottenere questi risultati.

Ma c'è l'ulteriore conferma che la politica dei consulenti da pochi spiccioli e del "speriamo che venga fuori qualcosa"
non porta risultati.

Per le idee, servono creativi.

Per le grandi idee, servono grandi creativi.

E i grandi creativi non lavorano per pochi spiccioli.
Anche se molti clienti, ed alcuni scellerati ad di grandi agenzie, continuano a pensare il contrario.

A proposito,

Buon Natale e Buon Anno Nuovo.

p.s:
mi arriva un bellissimo commento di Alex Orlowski.
"Give them peanuts and you'll have monkeys".
cari colleghi creativi,
scrivetelo sulle porte dei vostri uffici.

3 commenti:

renatosarli ha detto...

caro Pasquale, ognuno si fa male come vuole. Credo che nell'era di internet sia inevitabile che esistano aste come quella cui fai riferimento. Così come è forse impossibile parlare più di diritti d'autore. Scandaloso, osceno, ma è così. Combattere il fenomeno sarebbe come battersi contro i mulini a vento. E' necessario trovare forme nuove di remunerazione, non vendersi per due lire a clienti che invece di guadagnare ci perdono, indubbiamente e tutelare creatività e professionalità premiando, indicando cosa è il valore. Li abbiamo lett i brief delle aste on-line, abbiamo visto chi e quanti partecipano, abbiamo visto i compensi graziosamente elargiti. Chi li accetta si perde perché sarà costretto ad affannarsi in una corsa alla sopravvivenza e alla lotta al coltello per un tozzo di pane. Io piuttosto, per un tozzo di pane faccio altro, più dignitosamente.

Anonimo ha detto...

vorrei spezzare una lancia a favore di questi concorsi perchè a volte danno la possibilità a giovani creativi di farsi notare , e conoscendo le modalità sappiamo anche che sono i clienti a scegliere i vincitori ...

Mauro ha detto...

Idee brillanti per AD che sperano ancora che si possa smentire la regola secondo cui i soldi si fanno con i soldi. Pura ingordigia che vorrebbe aumentare il profitto. Alla fine, con buona probabilità, ci rimetterà chi ha avuto la brillante idea e la proposta al capo. Trattasi di notte da far passare. Anche in tivù ci danno dentro con l'uso dell'amatoriale o "tratto da youtube" ma alla fine, pur soffrendo la concorrenza sleale, la qualità dovrebbe poter sopravvivere. L'importante è non farsi prendere dal panico evitando quindi le "svendite" di professionalità creativa.