sabato 26 febbraio 2011
La patata tira, allora.
Prima di guardare questa performance di Bill Hicks su pubblicitari e markettari, volevo ringraziare tutti quelli che hanno reso l'ultimo post un vero successo.
Non sto parlando della parte quantitativa: si è stabilito il record assoluto di visualizzazioni per singolo post, ma negli obiettivi iniziali di LatoB c'era altro.
L'editore non cercava folle oceaniche. Io poi arrivavo da un esperienza di oltre 100 mila lettori giorno finita come era finita. Non ci interessavano i numeroni.
Avevamo deciso di puntare sulla qualità, sulla reputazione, su un seguito più raccolto ma capace di influenzare la nostra comunità. Anche per questo abbiamo scelto di avere commenti rigorosamente moderati: siamo stati criticati, ma ci siamo detti "chissenefrega" (e questo può spiegare anche le mie reazioni un filo aggressive nei confronti di chi rimesta nel fango dell'anonimato e dell'ingiuria libera).
Ma il fatto che il post "delle gnocche" sia stato molto commentato, molto ripreso anche su altri social network oltre che da testate serissime, e in definitiva molto apprezzato anche qualitativamente, mi ha fatto davvero piacere (e mi tengo le mail private di complimenti strette strette). Certo, c'è stato anche uno che ha criticato: mi ha accusato di cavalcare un argomento popolare per ottenere facili seguiti.
Rispondo col video dell'indimenticabile stand up comedian americano: come un segno di dio mi è stato spedito da Alex Orlovski proprio qualche minuto prima di cominciare a scrivere.
Mi spiace, non è stata una manovra furba e di convenienza. Io ci credo, in quello che ho scritto. So che in tanti hanno le mie stesse convinzioni. So che il presidente ADCI sta parlando con la senatrice Concia. So che il presidente di TP sta organizzando forme di protesta altrettanto concrete. So che tanti altri, a cominciare da Lorella Montanaro, stanno lavorando per raccontare al mondo che questo è un mestiere fatto anche di principi e di valori.
Bill Bernbach raccontava che chi opera nei mass media dà forma alla società: la può innalzare verso l'alto o precipitarla giù, nel fango. Penso che tutti insieme, ogni giorno, possiamo aiutare questo paese ad uscire dall'imbuto in cui si è cacciato, per cause storiche, ma anche per scelte sbagliate della propria classe dirigente. E a giudicare dai risultati dell'ultimo post, pare che non siamo proprio pochi. Insomma, parlare male delle gnocche usate alla Richardson non è una scelta cinica ed interessata né, per dirla alla Hicks, una sapiente scelta di marketing.
Semplicemente, si tratta di un evidente bisogno collettivo di ritornare alle cose belle di questo mestiere
E, per questo, ringrazio ancora tutti.
pasquale diaferia.
P.s.:
c'è una noterella finale.
Mia moglie, quando ha visto i numeri delle visualizzazioni, ha commentato: "La patata tira, allora!"
Ho sorriso, perché non si è accorta di citare una famosa campagna pubblicitaria di una famosa patatina in busta con una famosa testimonial donna.
Quei poster avevano inquinato in passato le nostre città esattamente come quelli di Silvian Heach: nessuno, all'epoca, aveva commentato, né firmandosi, né anonimamente.
Si vede che, forse, stanno davvero cambiando i tempi.
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