giovedì 10 luglio 2008

43 anni 'in bellezza' per Vogue Italia. Raccolta a +6,5% nel 2008

La capacità del re dei mensili di moda di cogliere le tendenze del momento lo premia sia in termini di diffusione (+2% dall'ultima rilevazione Ads) che di raccolta (+10,3% nel triennio 2006-2008). Internazionalità, innovazione e rapporto continuativo con i clienti i tre punti di forza della testata Condé Nast , in edicola con un numero dedicato alle modelle di colore.

Tra le persone soddisfatte per la vittoria di Obama sulla rivale Hillary c'è anche Franca Sozzani (nella foto a sx), direttore di Vogue Italia. Perchè? La politica non c'entra."Vista la decisione di realizzare un numero speciale a luglio interamente dedicato alle modelle di colore, il fatto che la sfida negli Usa sia stata vinta da Obama non può che essere una fortunata coincidenza per noi", ha spiegato oggi il direttore, intervenuto nell'incontro svoltosi alla sede milanese di Condé Nast per fare il punto sull'andamento della celebre testata di moda.

Una rivista che ha 43 anni ma non li dimostra, come ha messo in luce la publisher Marina Lemessi. "Vogue Italia è stata fondata nel '65 e continua ad avere successo ancora oggi grazie alla sua straordinaria capacità di cogliere il mood del momento e di anticipare le nuove tendenze, non solo del settore moda", ha affermato Lemessi.

Dopo il numero del luglio 2005 dedicato alla chirurgia estetica e quello del 2007 in cui un intero servizio parlava di reabilitation, nell'estate 2008 Vogue Italia intende riportare l'attenzione sulle modelle e sulle donne di colore, nella moda ma anche nell'arte e nello spettacolo. "Questo numero sta avendo una forte risonanza internazionale – ha sottolineato la publisher - Ne hanno già parlato il New York Times, The Independent, The Guardian, oltre ad alcune emittenti televisive".

"L'idea di questo numero speciale nasce dalla volontà di offrire un tribute alla bellezza di colore – ha aggiunto Franca Sozzani – Oggi, anche in passerella, si assiste ad un appiattimento totale dell'immagine. Le modelle sono bellissime ma spesso quasi indistinguibili l'una dall'altra, senza contare che vi è l'idea che le modelle di colore facciano vendere meno. Era nostra intenzione dunque portare l'attenzione sul tema, sfatando questo tabù 'estetico'. E poi certo, c'è il caso Obama: se l'America è pronta per avere un Presidente nero, perchè non rivalutare le modelle nere in passerella? Tutti affermano che Vogue non è una testata di servizio: non è vero, è solo che offriamo ai nostri lettori un altro tipo di servizio".

Anche in questo caso, dunque, Vogue Italia si conferma una testata attenta all'attualità. Una qualità che premia, almeno a giudicare dai risultati, sui quali si sono soffermati Marina Lemessi e Enrico Torboli, marketing director consumer magazines Condé Nast.

"La raccolta nel 2006 è stata di oltre 24 milioni di euro e ha superato i 26 milioni nel 2007, con una crescita dell'8% - ha dichiarato la publisher – Ora siamo in linea con il primo semestre e ci aspettiamo di chiudere l'anno a +6,5%. Nel triennio 2006-2008, complessivamente la raccolta è cresciuta del 10,3%".

"Anche in termini di diffusione e di readership la testata gode di ottima salute - ha rimarcato Torboli – Dall'ultima rilevazione Ads, emerge che la diffusione si attesta sulle 105.000 copie, a +2%. In particolare, gli abbonamenti sono cresciuti del 5%, a testimonianza del fatto che la rivista continua ad avere grande capacità di fidelizzare i lettori. Importante anche considerare che Vogue Italia è, tra le testate italiane, quella più diffusa all'estero. Circa 1/3 della sua diffusione è data proprio dai canali internazionali".

"Per quanto riguarda la readership – ha continuato Torboli- Vogue Italia può contare su un parco di 515/516.000 lettori. Tra questi, crescono del 36% le cosiddette Donne Doppio Ruolo, ovvero le lettrici comprese tra i 18 e i 34 anni, con un alto tasso di scolarità, attive, attente alla moda e ai fenomeni di consumo, con una professione autonoma. Insomma, nonostante il giornale sia sul mercato da 43 anni, continua ad 'ingaggiare' nuovi lettori, appartenenti alle fasce più appetibili del mercato".

Internazionalità, innovazione e un rapporto consolidato con i propri clienti: sono questi i punti di forza di Vogue Italia, su cui spesso investono aziende che mirano a riaffermare la propria immagine e a rendere protagonista il proprio brand. "La rivista mantiene uno stretto contatto con il cliente -ha spiegato Lemessi – l'80% degli investitori è del settore moda, ma è bene ricordare che anche aziende come Samsung, Nokia e Peroni hanno pianificato sulla testata. In quest'ultimo numero poi, sono visibili due progetti curati da Luxottica e da Pinko. Quest'ultima ha presentato, riunite, le ultime campagne che hanno per protagonista Naomi Campbell, mentre Luxottica ha realizzato una specie di composit con sei nuove ragazze di colore".

Ma c'è un altra caratteristica che rende unico Vogue Italia. "Questa rivista è una vera e propria 'fabbrica di talenti' – ha commentato Romano Ruosi (nella foto a sx), d.g. periodici consumer del gruppo – Ad esempio, spesso siamo proprio noi a scovare e a far crescere alcuni fotografi che riteniamo particolarmente meritevoli. E' uno dei nostri modi per mantenere alto il livello qualitativo del prodotto".

Del resto, si sa, la qualità è un po' il fil rouge di tutte le testate Condé Nast. "In un mercato come quello odierno – ha commentato Ruosi – occorre offrire il meglio per convincere e noi puntiamo proprio a salvaguardare la qualità dei nostri prodotti editoriali, sotto tutti i punti di vista".

E il mercato sembra apprezzare, dal momento che ha permesso a Condé Nast, nonostante il rallentamento generale a maggio e giugno, di chiudere il semestre con una raccolta a +11,5%, un risultato persino superiore alle previsioni di inizio anno.

Serena Piazzi

tratto da advexpress.it

Nessun commento: