mercoledì 30 luglio 2008

Enit, gara senza fine

Da tempo le agenzie non hanno notizie del pitch per la promozione del turismo italiano, indetto a febbraio. Dopo corsi e ricorsi, l’Ente non ha ancora affidato l’incarico da 11 mln per la campagna che, secondo il bando, dovrebbe concludersi a novembre. Lungaggini burocratiche, poca chiarezza, il mercato si chiede cosa stia succedendo.

Mentre la situazione delle gare private sembra avere intrapreso la pur difficile strada della trasparenza e della correttezza, come confermano i dati incoraggianti emersi dal monitor di AssoComunicazione presentati pochi giorni fa, sul fronte delle gare pubbliche rimane molto da fare.

Corsi e ricorsi da parte di agenzie, così come lungaggini poco chiare da parte di alcuni enti pubblici, fanno dilatare oltremodo i tempi di gara e, soprattutto, rischiano di rendere inefficace la campagna stessa. E' il caso, questa volta, della gara indetta a febbraio 2008 da Enit, l'Agenzia Nazionale del Turismo guidata dal neo presidente Matteo Marzotto e dal direttore generale Eugenio Magnani.

Oggetto della gara l'affidamento dei servizi di ideazione, realizzazione e gestione di una campagna pubblicitaria nei principali Paesi di provenienza dei flussi turistici e presso i target più strategici. Una gara che risulta tuttora in corso e di cui da tempo le agenzie coinvolte non hanno più notizie, nonostante continui solleciti, come reso noto dalle stesse ad ADVexpress.

Andiamo con ordine. A contendersi l'incarico annuale, del valore di circa 11 mln di euro, nella prima fase di gara, erano candidate Publicis (vincitrice nel 2005 della precedente consultazione) e tre Raggruppamenti Temporanei di impresa (rti): quello guidato da Y&R con Touring Editore; quello capitanato da OC&M con Dentsu e Soleil 2000; e, infine, quello guidato da S&S con Carat Roma, GFK – Eurisko e AB Comunicazioni.

Poco dopo l'apertura delle buste contenenti le documentazioni relative alle strutture in lizza, avvenuta a fine aprile, un solo raggruppamento era risultato idoneo alla gara, quello composto da Y&R con Touring Editore, mentre era stata decisa l'esclusione di Publicis e del rti composto da S&S, Carat Roma, GFK – Eurisko e AB Comunicazioni per la loro appartenenza a Publicis Groupe. Una decisione che rinvia all'art. 2359 del Codice Civile e all'art. 34 del Codice degli Appalti Pubblici che escludono la possibilità di partecipare a una stessa gara a società appartenenti allo stesso Gruppo o che abbiamo tra loro collegamenti. Due norme già al centro di discussioni in altre gare pubbliche in cui risultavano ammesse società tra loro collegate e in cui alcune agenzie avevano fatto ricorso al Tar ottenendo esiti di volta in volta diversi.

Tornando alla gara Enit, nel mese di aprile era stata stabilita anche la sospensione del raggruppamento capitanato da OC&M con Dentsu e Soleil 2000 per la verifica di alcuni vizi formali. Di fine giugno, infine, la notizia della riammissione in gara di tutte le agenzie precedentemente escluse. Da allora, come riportato dalle stesse ad ADVexpress, alle agenzie in gara non sono più giunte notizie in merito alla gara, nonostante continue richieste di informazioni e di solleciti rivolti all'Enit.

A questo punto, è lecito chiedere e chiedersi quali siano le motivazioni di tale esitazione in una gara che mette in palio un budget di ben 11 mln per l'incarico, di durata annuale, che porterebbe alla realizzazione di una campagna di comunicazione del turismo italiano nel mondo di grande importanza per il nostro Paese e che, secondo quanto riporta il bando di gara, dovrebbe concludersi alla fine di novembre.

Non si comprendono, dunque, i motivi di tale rallentamento per l'identificazione della benedetta agenzia. Interrogativi ai quali l'Enit non risponde pur ripetutamente sollecitata da Advexpress. Negli ultimi giorni il caso Enit non è il solo a suscitare l'interesse della stampa. Sia pure per motivi diversi anche la gara per il turismo condotta dalla Regione Puglia è al centro di un serrato contenzioso (vedi notizia correlata).

Ci auguriamo che la ripresa delle attività dopo la pausa estiva porti più chiarezza in uno scenario che appare, a tratti, indecifrabile.

tratto da advexpress.it

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