martedì 8 luglio 2008

Riso Gallo in tv con i ‘chicchiricchi’ e A.Testa. Budget 2008 di 10 mln

Un galletto, i chicchiricchi, innovazione di prodotto e un pizzico di fantasia in comunicazione. Questi gli ingredienti che hanno reso celebre l'azienda Riso Gallo, capitanata dal presidente Mario Preve (foto 1) e dai due figli, giunta nel 2006 al suo 150° anniversario con una lunga tradizione che l'ha resa una delle più grandi riserie d'Europa che vanta un fatturato 2007 pari a 100 mln di euro e una presenza capillare in 62 Paesi, Oriente compreso, dove esporta i celebri risotti.

Come spiegato oggi nella conferenza stampa al ristorante Cracco a Milano moderata da Igor Righetti, l'azienda Pavese rappresenta un caso esemplare di eccellenza italiana, sia nel business, dove ha saputo interpretare e spesso anticipare le esigenze dei consumatori in termini di velocità di preparazione dei risotti, sia in comunicazione, grazie all'apporto dato negli anni da due importanti agenzie creative: il Gruppo G di Carlo Gaspardone, ideatrice del claim 'Chicchiricchi' sintesi di prodotto, brand e mission aziendale che tanto ha spopolato nei Caroselli degli anni '70; negli anni '90 e dal 2005, Armando Testa, aggiudicatasi l'incarico dopo una gara e oggi rappresentata in conferenza dal suo presidente, Marco Testa (foto 2).

La stessa agenzia ha inoltre modernizzato il noto claim e rifatto il look al celebre galletto 'Chicco' oggi al centro dei tre nuovi spot on air da giugno a metà settembre in oltre 11.000 passaggi sulle principali reti nazionali. Tre i prodotti protagonisti dei tre soggetti: la Linea Riso Expresso pronto in soli due minuti, on air su Sky; 'Blond veloce e versatile' il paraboiled che cuoce in 8 minuti ; '3 Cereali', originale mix di cereali, on air su reti Rai e La7. L'investimento per il 2008 è pari a 10 mln, a sostegno di un piano media concentrato soprattutto in tv, ma anche su stampa e sul web. La casa di produzione è Rosanna & Associati, con la regia di Paolo Pratesi. La pianificazione è a cura di Asset Torino.

Qual è l'origine della confezione contraddistinta dal galletto? A parlarne, oggi, è lo stesso presidente Mario Preve, che ha spiegato: "L'idea di vendere il riso sfuso in confezione è venuta a mio padre negli anni Quaranta in Argentina. All'epoca l'analfabetismo era molto diffuso e l'azienda, per identificare le diverse varietà di riso, decise di utilizzare simboli di animali facili da ricordare, ponendo il gallo sulla qualità più elevata, per poi estenderlo a tutti i prodotti dell'azienda".

Nel corso degli anni il galletto ha identificato l'industria risiera, dapprima protagonista degli originali caroselli negli anni '70, per poi assumere uno stile grafico più moderno negli anni '90 grazie alla creatività di Armando Testa. "Quel che rende grande un'industria di marca è la capacità di valorizzare, in comunicazione, la propria tradizione e i propri simboli, rendendoli più moderni senza spersonalizzarli" – ha commentato Marco Testa, presidente Armando Testa. La comunicazione Riso Gallo è proseguita negli anni sapendo rinnovare graficamente i propri simboli che identificano il prodotto, il marchio e la mission aziendale, per arrivare alla grafica in 3D e all'animazione attuali. Il format, che abbiamo contribuito a rinnovare in chiave moderna sia nella grafica del gallo che nel claim, rafforzato in Chicchiricchi di fantasia', ha dato grande notorietà e riconoscibilità alla marca negli anni. Così nascono i grandi marchi".

"La nostra è un'azienda che da sei generazioni si rinnova mantenendo inalterata la propria tradizione. La comunicazione ha seguito la stessa filosofia" ha aggiunto Preve. Il messaggio 'Chicchiricchi di fantasia' ha cavalcato gli anni per raccontare la fantasia dell'industria nell'offrire ai consumatori un ampio assortimento di varietà di riso, consentendo all'azienda di raggiungere il 23,5% di quota a valore e risultati considerevoli anche sul fronte internazionale. Il 30% della produzione, infatti, è esportata nei principali mercati europei come Gran Bretagna, Francia, Austria, ma anche in Europa dell'Est, in Giappone, negli Usa, in Sud America, in Australia e in Cina e in India. Un ottimo esempio di come si possa diffondere la cultura del riso in tutto il mondo.

Elena Colombo

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