venerdì 1 agosto 2008

Gara Parmigiano: il Consorzio ci ripensa e potrebbe ridurre la rosa

Dopo la levata di scudi delle agenzie aderenti ad AssoComunicazione, Emanuele Pirella in primis, il Consorzio Enogastronomico potrebbe rivedere l’impianto iniziale della gara e limitare a massimo 5 le agenzie da coinvolgere. Aldo Biasi critica l’associazione delle agenzie: “una posizione antistorica e corporativa”.

Nel clima rovente di fine luglio il tema della gare infiamma il mercato della comunicazione. Ieri abbiamo anticipato la notizia dell'iniziativa promossa dal Consorzio Enogastronomico del Parmigiano Reggiano. Iniziativa che, secondo quanto è in grado di ricostruire ADVexpress, ha visto convocate nella giornata di martedì 29 luglio, presso la sede del Consorzio, una quarantina di persone in rapprresentanza di 14 strutture: Arnold Italy; Life, Longari & Loman; Lowe Pirella Fronzoni; Tribe Communication; Aldo Biasi Comunicazione; Cayenne; Max Information (agenzia uscente); Qubic; Marka; AdStore; CGP; Roncaglia & Wijkander; Sinistrodestro; Industree. Un folto numero di strutture anche in virtù del fatto che il Consorzio raggruppa una serie di aziende produttrici che si avvalgono di partner diversi. Dalla parte del committente, nella riunione plenaria hanno partecipato Andrea Allodi della struttura di consulenza GSA Associati di Parma incaricata per illustrare e gestire le fasi della gara, e Leo Bertozzi (nella foto).

Dopo la presentazione degli obiettivi della gara, che sostanzialmente punterebbe a riprendere la leadership del Parmigiano Reggiano a fronte del crescente peso del competitor Grana Padano, doveva essere consegnato il brief a seguito del quale le agenzie avrebbero dovuto illustrare le proposte per metà settembre. Inattesa quanto plateale la presa di posizione di Emanuele Pirella che denunciava come l'eccessivo numero di agenzie coinvolte non fosse proprio l'emblema della massima professionalità. Da lì l'abbandono, addirittura, della riunione. Una scelta condivisa dagli associati di AssoComunicazione (Anche Cayenne e Tribe si sarebbero ritirate dalla gara) anche se Aldo Biasi, come vedremo più sotto, esprime la propria opinione, radicalmente opposta.

Fatto sta che l'uscita di Pirella sembra avere sortito l'effetto sperato da AssoComunicazione. Anche Cayenne e Tribe si sarebbero ritirate dalla gara. E, sempre secondo quanto risulta ad ADVexpress, AssoComunicazione avrebbe proposto al comitato direttivo del Consorzio che le agenzie coinvolte nella fase iniziale della gara dovrebbero presentare solo le loro credenziali; che per la gara vera e propria dovrebbero essere selezionate al massimo 5 agenzie; e che le perdenti dovrebbero ottenere il rimborso spese.

Nessuno dei soggetti coinvolti in questa vicenda intende al momento rilasciare dichiarazioni ufficiali. Ma, stando ancora alle informazioni raccolte da ADVexpress, il Consorzio starebbe valutando l'ipotesi di seguire le indicazioni dell'Associazione guidata da Marco Testa . A settembre, con tutta probabilità saranno resi i noti i nomi delle 5 agenzie partecipanti alla gara (le indicazioni di AssoComunicazione ne prevedono 4).


Contattato da ADVexpress, Andrea Concato (foto 2), direttore creativo esecutivo Life Longari & Loman, ha commentato: "Saremo lieti se il Consorzio deciderà di accettare le indicazioni espresse da AssoComunicazione, che vanno nella direzione di una più limpida ed efficiente gestione di questa gara in particolare e di tutte le gare in generale".

La voce del dissenso non si è fatta attendere. Aldo Biasi (foto 3) ha contattato ADVexpress per rilasciare una dichiarazione pesante: "Quella di AssoComunicazione è una posizione antistorica, corporativa, da casta. Soprattutto in un momento come quello attuale la libertà di scelta delle aziende deve essere garantita e le aziende devono avere il diritto di coinvolgere quante imprese vogliono per avere i migliori stimoli e le migliori proposte. Il problema non è la quantità ma la qualità di ciò che viene proposto, delle idee. Il problema delle gare è che non sempre vincono le proposte qualitative migliori ma le proposte sostenute dalle remunerazioni più basse. Penso che le aziende debbano ben remunerare le agenzie che presentano idee vincenti, non importa quante agenzie prendano parte alla gara". Come già detto, nessuna dichiarazione, al momento, viene rilasciata ufficialmente da AssoComunicazione. Il dibattito continuerà, certamente, alla ripresa delle attività dopo la pausa estiva.


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