giovedì 9 ottobre 2008

Sassoli ai comunicatori: 'Non fatevi prendere dal panico'

In uno scenario economico in cui le marche perdono appeal, i consumi precipitano e la pubblicità non brilla per stile, il presidente Upa dichiara: “Le aziende devono credere nella pubblicità come strumento per rafforzare la marca, e ottimizzare investimenti e mezzi collaborando il più possibile con agenzie e centri media”. A marzo 2009 a Roma il summit per riflettere sul futuro della comunicazione.

Le marche perdono appeal presso i consumatori, vengono percepite sempre meno innovative e la pubblicità italiana è considerata sotto la sufficienza. Di fronte a queste evidenze rese note da Enrico Finzi, presidente Astra Ricerche, intervenuto ieri al Consumer & Retail Summit promosso dal Sole 24 Ore (vedi notizia correlata), e nel mezzo di una congiuntura economica che determina il crollo generale dei consumi, emerge una voce incoraggiante, quella del Presidente Upa Sassoli de Bianchi, che ai microfoni di ADVexpress si rivolge alle aziende dicendo: "Non serve farsi prendere dal panico, ma rimboccarsi le maniche e continuare a credere nella pubblicità come strumento per rafforzare la marca".

Raggiunto al telefono da ADVexpress, Sassoli ha commentato: "E' necessario che le aziende ragionino il più possibile nel medio e lungo termine, sebbene i risultati nel breve periodo non siano i più rosei a causa del ralenty dei consumi. In un momento oscuro per l'economia, uno spiraglio si apre alle aziende, la grande opportunità di investire sulle marche, sul loro rafforzamento e sul consolidamento delle quote di mercato. La regola, nelle difficoltà, non è ridurre gli investimenti pubblicitari, ma mantenerli in linea e ottimizzarli collaborando il più possibile con agenzie e centri media. E' un momento in cui l'innovazione si rende ancor più indispensabile, perché è lo strumento per essere più efficaci".

Quali i mezzi, secondo l'Upa, che consentiranno alle aziende di andare dritti al target nei prossimi anni?

"Non esistono mezzi migliori o peggiori – commenta Sassoli – quel che conta è che ciascuna impresa scelga gli strumenti più adatti alle proprie esigenze. Quel che consigliamo alle aziende è di collaborare al massimo con agenzie e centri media per identificare le soluzioni più innovative ed efficaci e gli usi più strategici dei mezzi, dalla televisione, alla stampa, a internet".

Quali direttive dovrà seguire il sistema della comunicazione per superare l'attuale scenario economico?

"Il sistema aziende – agenzie – centri media dovrà lavorare in stretta sinergia sfruttando le rispettive competenze specifiche nel definire posizionamento, stile creativo, modello di comunicazione e ottimizzazione dei budget. Gli stessi mezzi, inoltre, dovranno saper essere flessibili rispetto alle esigenze degli investitori. Più i mezzi saranno flessibili rispetto alle necessità delle aziende, più le agenzie dimostreranno un atteggiamento collaborativo e innovativo, più le imprese saranno disposte ad ascoltarle e a reinventare stili e modelli di comunicazione, più riusciremo ad essere efficaci in un momento difficile".

Qual è il sentiment delle aziende nei confronti della pubblicità?

"L'Associazione registra un atteggiamento abbastanza positivo, da parte delle imprese, nei confronti della comunicazione. La pubblicità, tutto sommato, va meglio dell'economia e le aziende mature sono consapevoli che l'investimento pubblicitario è irrinunciabile per il buon andamento delle imprese. La pubblicità è un investimento, non un costo. In generale, quindi, la pubblicità tiene, seppur con nette differenze tra i vari mezzi come delineato dall'indagine Astra presentata alcune settimane fa.

In un contesto economico come quello attuale, che determina influssi sul mondo della comunicazione, come cambia il ruolo di Upa per i protagonisti del settore?

"Upa cerca di fornire agli associati gli strumenti utili per confrontarsi in un momento di fermento. Per questo l'Associazione l'11 e 12 marzo 2009 riunirà a Roma i grandi pensatori della comunicazione in un Summit internazionale sul comunicare oggi, dal titolo 'Tutto Cambia. Cambiamo Tutto? Summit sul comunicare oggi". Un titolo decisamente attuale, per un evento in cui tutto il sistema della comunicazione si interrogherà su come reagire alle novità accellerate dalla contingenza economica, quali innovazioni introdurre nel dialogo con il consumatore, nella comunicazione tra mezzi e consumatore, mezzi e investitori, agenzie e centri media. Nei due giorni rifletteremo sul contesto macro economico addentrandoci anche nelle problematiche più specifiche di ciascuno strumento di comunicazione, nel tentativo di capire come si comporteranno televisione, radio, passaparola, RP, come evolverà ogni settore e quali saranno le principali strategie da adottare e le possibilità offerte dal mercato".

Quali suggerimenti, dunque, alle aziende?

"Dobbiamo rimboccarci le maniche, le notizie che provengono dal mercato non sono particolarmente ottimistiche, ma è in queste situazioni che si creano le opportunità per innovare. Ciascuna realtà deve individuarle e sfruttarle al meglio, in sinergia con i propri referenti in comunicazione, chiamati, a loro volta, ad essere consulenti attenti e professionali".

Elena Colombo

tratto da advexpress.it

Nessun commento: