Il Presidente Marco Testa e il direttore generale Fidelio Perchinelli , interpellati da ADVexpress, hanno preferito non commentare le opinioni espresse dal CEO di Aegis Media.
Il presidente e ad Cayenne si trova d'accordo con Hartsarich anche in merito all'ipotesi di un confronto più serrato con Upa su temi di attualità. "La questione dei diritti di negoziazione per il media, la legge sulla privacy per il direct marketing sono argomenti di interesse comune agli associati e alle aziende, che le due associazioni dovranno trattare con la massima attenzione. Un impegno su questo fronte c'è già, se sarò eletto presidente sarò ben lieto di spingere ulteriormente in questa direzione".
"Condivido, in linea generale, le osservazioni del CEO di Aegis Media – prosegue Grosser – ma non sono d'accordo quando afferma che dall'Associazione non provengono segnali di apertura e di rinnovamento. Il Libro Bianco, ad esempio, testimonia un forte impegno nel fornire un quadro e aggiornato del mercato e una spinta a creare dibattiti stimolanti con associazioni e rappresentanti dell'editoria e della PA. Probabilmente il Libro appare concentrato sullo status quo, mentre avrebbe dovuto dare maggior evidenza alle tendenze in corso nel mercato".
Tra gli otto punti del programma di Grosser non manca la volontà di una maggiore apertura dell'Associazione. "AssoComunicazione deve contemplare tutte le sfaccettature della comunicazione, come gli eventi, che da poco hanno fatto il loro ingresso in Associazione. L'obiettivo da perseguire è quello di una maggiore rappresentatività, ma tenendo ben saldo il valore della qualità. AssoComunicazione deve rappresentare il meglio della comunicazione italiana. Per questo è necessario ripensare i criteri di ammissione e rivedere le quote di adesione perché non siano un vincolo. Inoltre vorrei valutare l'attualità dei servizi forniti agli associati, come il Consumer Report, il Market Report e il servizio legale".
Nel suo piano, Grosser pone come prioritaria da affrontare la questione della remunerazione delle agenzie. "Questo problema riguarda tutte le imprese associate. Alla base c'è un problema di contratto di lavoro, troppo poco flessibile per la realtà variegata del mondo della comunicazione che spesso poggia su contratti a progetto o annuali. C'è l'esigenza di mettere a punto un contratto di lavoro specifico".
Correlato alla questione della remunerazione, lo scarso riconoscimento della professionalità delle agenzie. "Se si riduce la creatività all'idea creativa tout court – spiega Grosser – Nessuno le riconoscerà un adeguato valore economico. Le agenzie devono essere all'avanguardia nelle idee, nei mezzi, nella tecnologia per produrre creatività sempre più originale e impattante. Compito dell'Associazione è di supportare in questo fondamentale percorso di sviluppo".
Non poteva mancare, in un programma che si rispetti, la voce 'gare'. "Molto è già stato fatto, da tre anni a questa parte, per mettere ordine nelle gare private e pubbliche – dice Grosser – con apposite commissioni volte a monitorare e denunciare i casi meno corretti e i bandi poco chiari. Il mio intento, se verrò eletto, è di proseguire su questa strada con sempre maggior impegno".
Infine un'occhiata ad un altro importante campo d'azione di AssoComunicazione: "Un dialogo più vivace con la PA per promuovere una più vivace cultura della comunicazione e attività mirate per far accedere alla realtà della comunicazione anche le piccole e media imprese che rappresentano il tessuto economico del Paese".
'Il mio obiettivo – conclude Grosser – da candidato presidente, è soprattutto quello di rinnovare l'Associazione, valorizzando quanto di positivo è già stato fatto in questi anni e dando più risonanza ad AssoComunicazione, all'interno, nella fitta rete delle agenzie, e maggior peso politico all'esterno".
Elena Colombo
tratto da advexpress.it
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