martedì 12 maggio 2009

Slow Italy

Riceviamo e volentieri pubblichiamo, dal blog scrittore freelance, un contributo di Gianni Lombardi sulla lentezza di penetrazione del digitale nel nostro Paese, ma sopratutto nella testa della cosidetta "Classe Dirigente":

Internet è stata aperta al pubblico nel 1993, anno in cui è iniziata anche in Italia la diffusione dei primi account privati, fuori dalle università e dai centri di ricerca.

Dopo 16 anni, Internet in Italia viene ancora considerata una novità.

Ci sono uomini politici, giornalisti e uomini di spettacolo di primo piano che si vantano di non utilizzare Internet o di non conoscerla o di "non capirci niente", ad esempio Bruno Vespa, Giuliano Ferrara, Massimo D'Alema, Fabio Fazio. Ci sono aziende che ancora non hanno una strategia Internet, fra cui, moltissime, le famose PMI, le "piccole e medie imprese". Ci sono parlamentari che scrivono disegni di legge sulla rete manifestamente inapplicabili. Giornali "rivoluzionari" come il Manifesto e Liberazione stanno timidamente usando Internet come mezzo di diffusione delle idee solo adesso.

Sarebbe ora di dire a Bruno Vespa, a Giuliano Ferrara, a Massimo D'Alema, a Fabio Fazio, a molti imprenditori, a molti direttori di giornale e a molti altri esponenti della Classe Dirigente Italiana: "se non conosci Internet, se non la usi personalmente e quotidianamente, oggi sei un incompetente".