lunedì 29 giugno 2009

Andrea Muccioli alla Convention TP 2009: senza comunicazione rischiamo la strumentalizzazione

L'assemblea TP 2009 si è svolta a San Patrignano, per sottolineare il ruolo sociale che dovrebbe avere una professione che sempre più spesso dichiara di avere bisogno di aiuto e troppo spesso si dimentica di chi ha davvero bisogno di aiuto per sopravvivere. 

“Siamo persone di comunicazione e vogliamo essere vicini al mondo del sociale, che da una parte amiamo e dall’altra spesso ignoriamo”, ha dichiarato Biagio Vanacore in apertura alla Convention.

Una relazione, quella con la comunicazione, a cui anche il sociale riconosce sempre più importanza.

Andrea Muccioli, figlio di Vincenzo, con la schiettezza tipica di chi ogni giorno affronta in prima persona problematiche di vita complesse, ha aperto la Convention TP dichiarando: “Mio padre è sempre stato considerato un grande comunicatore, ma pensava che bastasse fare il bene per far capire alle persone che si faceva del bene. La nostra storia, però, ci ha insegnato che è necessario passare attraverso la comunicazione, altrimenti si rischia di essere male interpretati e strumentalizzati.

Pensare che basta fare il bene affinché le persone capiscano che fai del bene si è rivelata un’utopia: “Oggi tutti studiano il nostro modello – afferma Muccioli - Quindici anni fa, però, molti giornali hanno urlato allo scandalo e hanno detto di mio padre cose false e cattive: San Patrignano è stato spesso descritto come un posto di violenze, maltrattamenti e sfruttamenti. Anche se c’è voluto del tempo, abbiamo capito che è necessario un percorso attraverso il mondo della comunicazione”.

Un mondo diverso da quello del più grande centro di recupero italiana, soprattutto perché veloce e sempre in movimento, eppure considerato vicino, tanto che lo stesso Muccioli definisce i comunicatori dei partner: “Non sempre è facile capire San Patrignano per chi si muove in questo mondo veloce. Quando dobbiamo comunicare, cerchiamo sempre di creare un incontro umano per spiegare ai nostri partner cosa è realmente la nostra comunità e quali sono i suoi valori. Anche se questo richiede molto tempo è fondamentale per noi che riescano a cogliere la vera l’identità della realtà che dovranno far esprimere attraverso la comunicazione”. 

Un consiglio che andrebbe seguito al di là della comunicazione sociale.

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