martedì 13 ottobre 2009

Il Paese delle Donne?



Fino a ieri mattina, Sorelle d'Italia era solo l'omonimo blog, da noi spesso citato.

Poi Calzedonia esce con il suo spot, e si scatena l'inferno.

Il fratello del Ministro della Difesa, Romano La Russa, coordinatore del Pdl lombardo, tuona contro una presunta "offesa all'inno nazionale". Perfino laRepubblica, che di questi tempi ben altri guai deve risolvere, ha il tempo di dare risalto ai commenti.

Incredibile. Stamattina avevo deciso di fare un post per celebrare il primo spot che finalmente parla delle donne in modo moderno, ironico, ma sopratutto quieto. Chitarra acustica, parole sussurrate, quasi a mettere la sordina alla retorica dell'inno nazionale, allo squillare delle fanfare, al tuono degli scarponi militari che battono sull'asfalto il 2 di Giugno.

Ma gli avvenimenti mi hanno preceduto. In tempi di politica urlata e strepiti istituzionali, pare dia fastidio che la pubblicità riesca a trovare l'artificio retorico per intervenire con efficacia sulla cultura popolare. A ricordare che le donne non sono nate solo per fare le veline; che possono essere crudelmente definite "più belle che Intelligenti" riuscendo ancora a ridersi addosso; che alla fine sono la metà di questo paese, forse anche di più.

Per una volta la pubblicità italiana volava più alto della logica "Sex Sells". E subito la politica ci ha ricordato che, in questo paese, moderazione ed intelligenza non sono richieste. La donna che vi osserva là in alto, un disegno di Pazienza per la felliniana Città delle Donne, guarda il tutto come da sempre le donne sanno fare. Con distacco ed ironia. Ma osservate con attenzione la piega della sua bocca: vi accorgerete che l'espressione è di leggero disgusto.

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