sabato 5 dicembre 2009

Bello il primo libro di Till Neuburg.


Anche se la promozione è partita ai primi di dicembre, io l’avevo già comprato il 25 novembre. Ho una ricevuta della mia carta di credito in quella data per l'acquisto effettuato alla Mondadori di Riccione, quella che c’è in una rientranza di viale Ceccarini. In città per lavoro, mi ero preso quindici minuti di tranquillità prima di una riunione.

Mentre rigiravo fra le mani il volume di Till, una ragazza mi ha chiesto come fosse. Era attirata dalla bella vignetta di Altan che campeggia in copertina. Io, come spesso si fa in queste situazioni, gliel’ho consigliato vantandomi di conoscere l'autore. E’ cominciata una simpatica conversazione, culminata con il tradizionale scambio di cellulari. Poco più tardi la ragazza, per ringraziarmi del buon consiglio, ha perfino accettato di farmi compagnia a cena da Gher al porto.

Potrei dire che il libro porta fortuna. Ma Till, che ha scritto un’operina contro astrologia ed altre superstizioni, mi bacchetterà sicuramente. Resta il fatto che è utile anche per il broccolaggio da libreria, sport sempre piacevole anche se non incluso tra le specialità olimpiche.

Astri e Disastri è davvero un lavoro alla Neuburg. Chi lo conosce come professionista, chi come docente, chi lo frequenta al di fuori della sua attività primaria, sa che la sua formazione nordeuropea lo mette al riparo da tutti gli italici vizi. Per questa forma mentis in tanti lo considerano una bella persona. Anche se Till dice pubblicamente che ce l’ho con lui (e non ho voglia né tempo di smentire qui) mi inserisco nella squadra di quanti lo considerano quantomeno una bella eccezione di questo paese.

Per comodità citerò Enrico Bonomimini, ottimo copywriter, che sul manuale di sopravvivenza all’astrologia e ad altre superstizioni ha dichiarato entusiasta:
“Il libro di Till è un formidabile, irresistibile, intelligente, 
esilarante, leggero, documentato j’accuse nei confronti delle panzane 
irrazionalistiche che ci abitano. Una botta di puro ossigeno, come 
forse direbbe lui.”

Al di là dell'enfasi bonominiana, ritengo comunque molto buono il libro di Till. Lo considero al di sopra del fiato corto della nostra contemporanea e coriandolarizzata editoria nazionale.

Ho trovato anche una chicca nei ringraziamenti: nelle due pagine e mezza finali, l’entusiasmo dell’autore all’opera prima che sente il dovere di unire alla sua gioia praticamente tutti quelli che l'hanno accompagnato nella carriera. Molto bella la citazione di Pasquale Barbella. Suo amico di lunga data, pare di capire abbia letto e riletto il manoscritto, facendo quello che di solito fanno gli editor professionisti, con la saggezza del grande copywriter. Ho molto invidiato Till, perché è un privilegio avere un supporto di questo livello.

Eppure, nella pioggia di ringraziamenti e citazioni, una mancanza clamorosa: Till, fra le decine e decine e decine di persone che hanno segnato la sua vita, non ringrazia l’attuale presidente ADCI, Marco Cremona. Strano, quasi imbarazzante, viste le numerose ed appassionate difese dell’operato del consiglio, di cui Till fa parte, da lui agite a gran voce negli ultimi diciotto mesi.

Certo, da quando Cremona è Direttore Creativo di McCann, l’agenzia non sta attraversando il suo periodo più bello: l’ultima notizia è il licenziamento di 4 creativi seguito da un’assemblea/confronto tra le rappresentanze sindacali e il vertice dell’agenzia. E da quando è Presidente di ADCI anche quest'associazione vive una fase tormentata: due probiviri ed un consigliere che abbandonano la barca, polemiche quotidiane con la base storica, il sito adci.it che perde il 90% del traffico, molti soci illustri, Panzeri in testa, che lasciano il club e cosi via.

Vuoi vedere che anche Till, sotto sotto, pensa che Cremona sia al centro di attività negative che appartengono al campo della superstizione?

Impossibile, visto che è un paladino del razionalismo fino al punto di scriverci un bel libro.
Eppure quel nome non c'è, nei suoi ringraziamenti.

Chi può dirlo? In fondo anche Till vive nel paese del “Non è Vero, ma ci Credo”.

Astri e disastri
Manuale di sopravvivenza all'astrologia e altre superstizioni

di Till Neuburg

Fazi Editore

prezzo in libreria € 15,00

3 commenti:

Gianni ha detto...

Volendo applicare criteri di giudizio razionali, mai giudicare un libro dall'autore. Neanche dalla copertina.

Ma, così facendo, la razionalità ucciderebbe il marketing librario :-)

Gianguido ha detto...

L'Art Directors Club Italiano sottolinea che i dati riguardanti l'associazione e il sito web non corrispondono al vero.

- il traffico sul sito ADCI è in forte aumento da giugno a novembre 2009, rispetto agli stessi mesi dell'anno scorso.
- gli iscritti all'Associazione sono in crescita costante, anche epurando il dato dalla categoria "studenti" presente solo da pochi anni.

In merito alle altre imprecisioni, si ricorda che un proboviro si è dimesso mentre un secondo è stato rimosso dalla carica.

Art Directors Club Italiano

Gianni ha detto...

La mia recensione sul libro di Till, che ho avuto il piacere di leggere pochi giorni fa.

http://scrittorefreelance.blogspot.com/2010/01/astri-e-disastri-razionalismo-allo.html

Non è del tutto positiva, forse proprio perché non ho giudicato il libro dalla copertina :-)