martedì 16 marzo 2010

Gli Americani ci copiano!




Chi segue questo blog sa che da sempre sostengo che noi italiani, come creativi, non abbiamo niente da invidiare ai colleghi di altri paesi. Cerco di dimostrarlo col mio lavoro di tutti i giorni. Cerco di dare supporto a questa convinzione promuovendo anche con questo blog il lavoro di tanti creativi italiani che stimo, anche e sopratutto perchè cercano di non copiare gli altri, ma di produrre lavoro originale, fresco, italiano.

Oggi ricevo una lettera di un amico, Giorgio Natale, con cui abbiamo realizzato, due anni fa, un lancio di grande successo che sicuramente ricorderete: il telefilm Californication, quello del ritorno in video di Duchovny, l'uomo di x files, in onda su Jimmy.

Ve la copio qui sotto:

"Gli italiani copiati da una delle agenzie più cool della industry.

Ciao Pasquale.
Ti ricorderai del lancio fatto da AUGE con te due anni fa. Lancio del telefilm Californication con un ambient che ha fatto il giro del mondo: Milano e Roma inondate di biancheria intima con appeso un bigliettino che pubblicizzava il famoso telefilm. Fu, ti ricorderai, un record. Più di 150 fra siti e blog riportarono la notizia. Ti allego il link col nostro sito con i riferimenti (occhio alla data del video di youtube).
Oggi guardavo il sito di una delle agenzie più creative d’america, la Modernista! di Boston e scopro che per lanciare Californication ha utilizzato (indovina un po’) della biancheria in giro per la città!!!!!
Un anno dopo AUGE, un anno dopo il nostro successo. Incredibile no?"

Seguono le foto che avete visto in apertura di post e che mi hanno fatto letteralmente saltare sulla sedia, se comparate alla nostra attività su Milano e Roma. Identiche, nel concept e nell'esecuzione.

Allora, per riassumere.

Una delle più creative agenzie statunitensi produce, ad un anno di distanza, per lo stesso prodotto la stessa idea dell'agenzia italiana.

Gli italiani vengono copiati da una delle agenzie più cool della industry.

Vederlo scritto così fa una certa impressione, no?

Al di là del fatto che siamo pronti a chiedere un milione di dollari di danni ai simpatici colleghi di Boston
(ovviamente chiamando a testimoniare il cliente RCS Media Group, proprietario del canale satellitare Jimmy su cui era programmato il telefilm), credo che sia una grande dimostrazione di quanto tutto il movimento creativo italiano sia migliore di quanto venga percepito a livello internazionale, almeno come premi.

E adesso per favore, teniamo alto l'orgoglio.
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