giovedì 4 novembre 2010

Mai più analogicamente digitali (post IAB Forum)



Due pezzi importanti su Corriere.it e Repubblica.it: per valutare lo IAB forum che si è chiuso stasera, basterebbe notare questo.

Non ricordo manifestazioni del mondo della comunicazione che abbiano avuto tale riscontro mediatico, almeno dai tempi del Gala della Pubblicità, quando la nostra industria aveva un suo show in televisione.

Ma dopo due giorni di IAB Forum, con l'apparizione di (Jesus) Chris Anderson di Wired a spiegarci quello che succede altrove (fine del browser e piena rivoluzione Apps in corso), quello che porto a casa è che, mentre il digitale ormai vale il 10% del mercato in fatturato e l'80% in visibilità, contemporaneità e reputazione, siamo ancora indietrissimo sulla parte infrastrutturale.

Valga per esempio supremo l'immagine che trovate in alto. Era la pagina di accolglienza per chi provava a connettersi alla rete wifi del forum. Migliaia di metri quadri con gli stand dei più grandi player dell'editoria e dei servizi digitali, ma la connessione era ancora quella lenta e burocratica della legge Pisanu, come nel più malfamato baretto di periferia.

Ma almeno la lucidita di Lazzari & Co li ha portati a concepire una pagina di accoglienza in cui si ironizzava sulla cosa: "Il web sta al wifi come il pane alla cioccolata", diceva il titolo. E sotto, in poche righe, si ricordava che purtroppo , per ottemperare alle disposizoni della legge già citata, si doveva cominciare a digitare dati sensibili per potersi registrare alla rete interna al Forum.

Ma forse è venuto il momento di dire che se quella legge è nata per difendere il paese dai terroristi, non si capisce come mai in Israele, dove qualche problema in materia è stato riconosciuto che ci sia, nelle piazze, negli alberghi, nelle università, l'accesso al wifi è libero, gratuito, non regolamentato in alcun modo. E probabilmente l'avanzata digitalizzazioen di quella società nasce proprio da questo apporccio poco burocratico e punitivo.

Provo a ipotizzare, come al solito malandrino: non è che la Pisanu, che rallenta sensibilmente la diffusione del web nel nostro paese, faccia comodo solo chi desidera che l'accesso alla piattaforma media più libera, democratica e partecipata del mondo sia reso basicamente difficile agli italiani?
Ai terroristi, onestamente, fa un baffo.

Non è che a parole si predica la digitalizzazione della pubblica amministrazione, ma poi, nella vita di tuti i giorni, si goda nella meravigliosa "analogicità digitale" di tutto il paese? In fondo, se uno non naviga, la tv prima o poi la guarderà.

Tutto qui. Per non sprecare questo buon momento (mai visti così tante aziende clienti al Forum, e mai visti i manager così intenzionati a mettere soldi su questo sistema mediatico), cominciamo tutti ad alzare la voce? Cominiciamo a chiedere in tutte le occasioni possibili che vogliamo vivere in un paese in cui ci si possa collegare alla rete liberamente, senza registrazioni, e con tutta la velocità della banda larga e con la fibra ottica diffusa in tutto il paese?

E chiedere troppo, per uno dei più importanti paesi industriali del mondo?

1 commento:

Ron ha detto...

"chi desidera che l'accesso alla piattaforma media più libera, democratica e partecipata del mondo sia reso basicamente difficile agli italiani? Ai terroristi, onestamente, fa un baffo."

Già ai terroristi fa un baffo, allora mi si deve spiegare perchè il ministero degli Interni ha ottenuto le chiavi per entrare nei profili di Facebook.
http://www.grnet.it/news/95-news/1968-facebook-il-ministero

Accordo unico al mondo di cui nessuno ne parla (e che interesse ci sarebbe a parlarne, no?). Viva la democrazia e la libertà d'Italia.